by Alessio Guidi.
Ho sempre visto il triathlon come uno sport estremo ed irraggiungibile per le mie capacità ed ho sempre considerato i triathleti come dei veri e propri supereroi. Nel corso degli anni ho anche collaborato come volontario all’organizzazione di svariate gare di triathlon e rimanevo sempre più impressionato dalla loro bravura e non facevo che ripetermi nella testa che io non sarei mai diventato un triathleta. Poi due anni fa l’istrionico Federico “Ironfrankie” Franchini mi ha fatto conoscere la sua nuovissima squadra di triathlon, il Team Spartans, formata da “gente normale” con lo scopo principale di “iniziare” alla triplice disciplina proprio quelli come me….che non hanno mai avuto il coraggio di buttarsi in questa avventura sportiva. Così dopo essermi tolto qualche piccola soddisfazione podistica (Passatore e 50esima maratona) mi sono lanciato ed ho chiamato il “Pres” dicendogli di iscrivermi al triathlon sprint di Rimini che si sarebbe svolto da lì a poco, senza aver la benchè minima idea di cosa volesse dire preparare una gara simile ma soprattutto senza avere l’attrezzatura (bici, casco, muta, body, ecc ecc). La risposta del “Pres” è stata lapidaria : “…tranquillo, ci pensiamo noi…”. E così è stato, il 17 Aprile ho terminato la mia 50esima maratona e dal giorno seguente ho iniziato una preparazione “espressa” di sole 3 settimane per il Triathlon Sprint di Rimini del 07 Maggio, il “Pres” mi ha prestato la muta e il body, lo “spartano” Daniele mi ha prestato la bicicletta, Paolo mi ha insegnato l’ ABC del ciclismo e Matteo mi ha insegnato a nuotare….o meglio a stare a galla in modo decoroso!!! Così ho iniziato a fare qualche vasca in piscina e qualche km in bicicletta capendo fin da subito in che pazzia mi ero cacciato!!! Ma visto che a me le sfide piacciono ma più che altro che non avevo nessunissima ambizione cronometrica il sogno di tagliare il traguardo è diventato lo stimolo che mi ha fatto mettere da parte, almeno inconsciamente, tutte le paure. Dopo aver fatto una prova generale in bicicletta sotto la supervisione di Paolo e dopo aver provato la muta in piscina con tutto il gruppo degli Spartans è arrivato il grande giorno. Come un bambino piccolo sono stato coccolato ed aiutato in tutto quello che concerne la preparazione del pre-gara dai miei fantastici compagni di squadra (ci è mancato poco che mi allacciassero anche le scarpe!!!) ed eccomi lì pronto a partire con la frazione a nuoto. Dopo un breve riscaldamento (o raffreddamento??? ah ah ah) in acqua mi sono inquadrato per la partenza della mia batteria insieme a Saul e Mauro che fino all’ultimo secondo disponibile mi hanno dato dei preziosissimi consigli ma più che altro mi hanno sostenuto ed incoraggiato. Ultimo saluto alla mia tifosa N° 1 (mia moglie) ed è arrivato il momento di “ammucchiare le chiacchiere” 3, 2, 1, VIAAAA!!! Parto prudentemente in fondo al gruppo ma quasi subito mi trovo esattamente in mezzo trai fenomeni e i normali quindi nuoto da solo fino alla prima boa, riesco a gestire molto bene la tensione, ogni 10/12 bracciate alzo la testa per controllare la traiettoria, la prima boa la passo senza quasi accorgermene, la seconda abbastanza bene e la terza ed ultima boa in progressione (o meglio…in modo meno lento delle altre due). Appena riesco ad appoggiare i piedi ed uscire dall’acqua sento subito il tifo di mia moglie e capisco di aver superato il primo ostacolo dei tre. Tempo nuoto 17:44….senza annegare!!! Il cambio da nuoto a bici è stato a dir poco lento ed impacciato come prevedevo, senza scompormi più di tanto parto per la frazione in bici capendo subito che gli altri concorrenti stavano facendo un altro sport. Il primo giro dei tre in bici è stato un pò come la prima guida a scuola guida….di lato, con calma e senza intralciare gli altri. Gli altri due giri molto meglio con una pedalata più sicura e le curve fatte in modo un pò più decoroso, tra l’altro sono riuscito anche a bere dalla mia bellissima borraccia “griffata” da mia figlia con gli steakers di Violetta!!! (al primo giro, pur avendo una gran sete, non mi ero azzardato a bere per paura di cadere) Bellissimi i tre passaggi davanti alla zona arrivo con la musica a palla, il gran tifo degli Spartans e l’incitamento + foto di mia moglie. I 20 km di bici li ho fatti ad una media leggermente superiore ai 30 km/h ma con il “fantozziano” cambio la classifica dice 44:36. Dopo essere sceso dalla bicicletta (senza cadere!!!) mi sono infilato le scarpette da running e sono partito per la frazione a me più congeniale, difatti fin da subito ho iniziato a superare tantissimi concorrenti. Le gambe giravano e “stampando” mille sotto ai 4 min/km ho recuperato veramente tante posizioni (non che mi interessasse più di tanto), ad ogni giro la mia felicità aumentava perchè il “mio sogno” si avvicinava sempre più, poi la musica, il tifo, i “cinque” a mia moglie e agli Spartans ed eccomi all’ultima curva…sì Alle ce l’hai fatta…..vatti a prendere questa medaglia (che non c’era…ah ah ah), lo speaker che fa il mio nome…..salto, grido, rido, alzo le braccia……SONO UN TRIATHLETA!!!!!!! Con i 5 km di corsa in 19:45 diventati 24:39 con il cambio ho chiuso in 01:27:01 arrivando 317esimo su 399 un vero e proprio, per me, trionfo sportivo ma più che altro una bellissima giornata di sport, amicizia, aggregazione, musica e divertimento…..insomma è questo lo sport che piace a me. Concludo ringraziando tutto il Team Spartans per avermi aiutato e “coccolato” ma più che altro per aver reso possibile questo SOGNO.